Benedetta SagliettiSTORIA DELLA MUSICA

Storica della musica, Benedetta Saglietti si addottora in Storia moderna all’Università di Torino e si laurea con Giorgio Pestelli prima in Lettere e poi in Culture moderne comparate col massimo dei voti. Come ricercatrice i suoi ambiti di interesse sono la recezione e l’estetica musicale, l’iconografia musicale, la memorialistica, la storia delle idee.
È autrice di due monografie: La Quinta sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann. Nel regno dell’infinito (con un dialogo tra l’autrice e Riccardo Muti, Donzelli 2020) e Beethoven, ritratti e immagini, EDT-De Sono 2010 che hanno riscosso vasti consensi internazionali. Per la sua expertise iconografica Saglietti è stata invitata a curare la sala beethoveniana della mostra Vedere la musica (Palazzo Roverella, Rovigo, 1° aprile-4 luglio 2021), oggetto di un ampio saggio nel catalogo omonimo (Silvana editoriale, a cura di Paolo Bolpagni) e ha contribuito inoltre a Ludwig van. Le Mythe Beethoven (2016), la grande mostra tenutasi alla Philharmonie de Paris, il cui catalogo è edito da Gallimard. Ancora in ambito beethoveniano è sua la curatela di Louis Philippe Joseph Girod de Vienney, Una visita a Beethoven (La scuola di Pitagora 2014, traduzione di Bruno Nacci). I suoi interessi spaziano dalla musica del Novecento (Skrjabin e Casella) al Settecento francese e tedesco. Amando quindi muoversi attraverso il confine di lingue, culture ed epoche storiche diverse, ha approfondito il tema dei radio-documentari musicali di Glenn Gould e poi ha affrontato il tema delle relazioni tra la musica e il colore (dagli esperimenti di Louis Bertrand Castel in Francia al Prometeo di Skrjabin) in pubblicazioni specifiche. Uno studio sulla rappresentazione autobiografica e sui viaggi dei musicisti di lingua e cultura tedesca nel primo quarto del diciottesimo secolo è stato pubblicato in Music and Power in the Baroque Era, a cura di Rudolf Rasch, Brepols 2018. Insieme a Giangiorgio Satragni ha curato la nuova edizione di Strawinski (2016, vincitrice di un grant della Fondation Stravinskij di Ginevra) la prima monografia dedicata al compositore russo da Alfredo Casella (prefazione di Quirino Principe). In ambito caselliano ha ideato un fortunato progetto digitale, oggetto di una pubblicazione patrocinata dal Conservatorio omonimo dell’Aquila (raccontato in: Alfredo Casella interprete del suo tempo, a cura di Luisa Prayer e Carla Di Lena, LIM 2021). La sua vasta produzione scientifica è disseminata, oltre che in Italia, in Spagna, Francia, Belgio, Ucraina.
È regolarmente invitata a prender parte in seminari, convegni internazionali e attività didattiche in sedi prestigiose: ad esempio, in Francia (Bibliothèque nationale de France, Institut de recherche en Musicologie), Germania, a Bonn (Alexander von Humboldt Stiftung) e Stuttgart (Hochschule für Musik und Darstellende Kunst), in Inghilterra (Martin Harris Centre for Music and Drama, University of Manchester), in Portogallo (NOVA University), in Svizzera (Institut d’histoire de l’Université de Neuchâtel), negli Stati Uniti (Chicago, Beethoven Festival), in Ucraina (Kiev, Accademia di Musica Čajkovskij), e in innumerevoli sedi in Italia: tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lo IULM, la SISSD (Società italiana studi sul secolo XVIII), la SISEM (Società Italiana per lo Studio dell’Età Moderna).

Occupandosi di progetti didattici, stesura di programmi di sala, traduzioni e presentazioni di concerti e come consulente di comunicazione digitale collabora/ha collaborato con svariate istituzioni musicali, tra le quali, ad esempio, il Teatro alla Scala e il Museo Teatrale, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il Ravenna Festival, il RIAS Kammerchor di Berlino, il Teatro Regio di Torino, l’Unione musicale, l’Accademia Corale Stefano Tempia, l’Orchestra da camera Giovanni Battista Polledro. È stata direttrice artistica e co-ideatrice insieme a Valentina Manchia di un progetto multimediale sul Pierrot lunaire di Schönberg basato, sul lavoro del graphic designer francese Massin, che ha debuttato nel 2018 a Verbania, nell’ambito dello Stresa Festival.

Critica musicale de «Il Giornale della musica» dal 2008
https://www.giornaledellamusica.it/autori/benedetta saglietti
ha recensito in inglese anche per il portale https://bachtrack.com/es_ES/22/270/list-published/11221
Recensora prolifica e attenta, pubblica in inglese e in italiano per «Ad Parnassum» e per altre riviste scientifiche. Attiva anche come divulgatrice, ha scritto su temi legati alla musica su Sipario, alfabeta2, pagina99, Doppiozero e l’Indice dei libri del mese. Nel 2022 ha fatto parte del comitato di selezione della conferenza Ninth International New Beethoven Research (NewOrleans, U.S.A.) e dal 2021 siede nel comitato di selezione di testi musicologici della Fondazione Accademia Perosi di Biella. Ha insegnato nei Conservatori di Brescia e Castelfranco Veneto.

www.benedettasaglietti.com

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