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Concerto

Russian impressions

Festival Pianistico di San Fermo della Battaglia

10 Settembre 2023 – 17:00

Auditorium di San Fermo della Battaglia

Ingresso libero

Dopo la pausa estiva riprende la stagione del Conservatorio di Como con la rassegna Festival pianistico ospitato dall’Auditorium di San Fermo della Battaglia il 10, il 17 settembre e l’8 ottobre.

Il primo appuntamento intitolato RUSSIAN IMPRESSIONS vedrà due giovani pianisti del Conservatorio interpretare i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, le Sonate op.70 n.10 di Aleksandr Skrjabin e op.28 n.3 di Sergei Prokofiev. Lo spettatore sarà trasportato nella Russia di inizio ‘900, a passeggio tra impressioni e simboli, grazie all’ascolto dei brani che hanno segnato la svolta dalla composizione romantica verso il linguaggio Novecentesco. Il 17 settembre continua la rassegna col concerto LISZT-ABENDLIED che sarà interamente dedicato ai capolavori del compositore ungherese Franz Liszt il quale, con le sue composizioni, ha contribuito alla creazione di una parte inestimabile del patrimonio della letteratura pianistica.
Il terzo ed ultimo appuntamento SEMPRE PIÙ DOLCE SI FA LA MUSICA (H. HEINE) – IL PIANOFORTE ROMANTICO l’8 ottobre sarà dedicato al periodo d’oro del pianoforte: il Romanticismo. Ascolteremo musiche di Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin. Il concerto si concluderà con Liebeslieder op.52-Walzer per pianoforte a quattro mani di Johannes Brahms dove si esibiranno insieme ai pianisti anche i cantanti della classe di Musica vocale da camera, coronando così il festival dedicato a uno degli strumenti che vanta una delle più vaste letterature tanto come solista quanto in formazioni cameristiche.

Programma

M. Mussorgsky (1839-1881) Quadri di un’esposizione (1874)
Marina Adamoli, pianoforte

A. Skrjabin (1872-1915) Sonata op. 70, n. 10 (1913)
S. Prokof’ev (1891-1953) Sonata op. 28, n. 3 (1917)
Davide Caldarone, pianoforte

Note di sala

A cura di Marina Adamoli

Modest Musorgskij (1839-1881) – Quadri di un’esposizione (1874)

Quadri di un’esposizione è senz’ombra di dubbio il brano di maggior successo di Modest Mussorgskij. Si tratta di un’opera composta in onore dell’amico pittore Viktor Hartmann, che scomparse improvvisamente nel 1873. I Quadri sono infatti proprio quelli di Hartmann, in particolare Mussorgskij scelse di musicare: Gnomus, Il vecchio castello, Tuileries, Bydlo, Il balletto dei pulcini nei loro gusci, Samuel Goldenberg und Schmuyle, Limoges: le marchè, Baba Yaga, La maestosa porta di Kiev.
A queste dieci immagini musicali si alternano, fungendo anche da motivo conduttore, cinque Promenades: immaginarie passeggiate che ci accompagnano nello spostamento da un quadro all’altro.

Aleksandr Skrjabin (1872-1915) – Sonata op. 70 n. 10 (1913)

La Sonata op.70 n.10 fa parte delle ultime composizioni di Skrjabin, produzioni nelle quali il messaggio pannaturalistico del compositore è più evidente. Questa Sonata, detta anche “d’insetti”, riflette la percezione della natura di Skrjabin, che vedeva il microcosmo naturale come alito vitale. Gli insetti si ritrovano in vari elementi della Sonata, primo tra tutti il trillo, che come un frullio di minuscole ali ci accompagna per tutta la durata della composizione.

Sergei Prokofiev (1891-1953) – Sonata op. 28 n. 3 (1917)

Prokofiev compose la Sonata op.28 n.3 riprendendo dei materiali che aveva composto già negli anni del conservatorio; reca infatti il sottotitolo “D’apres des vieux cahiers” (“Da vecchi quaderni”). Proprio per questo la Sonata rimane meno innovativa, se vogliamo, delle altre sue composizioni; ciò non toglie spazio agli elementi caratteristici del Russo, che articola la sua Sonata in un unico movimento in cui fa da padrone il contrasto tra percussività e lirismo.

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