In Eventi passati

Concerto

Liszt-Abendlied

Festival Pianistico di San Fermo della Battaglia

17 Settembre 2023 – 17:00

Auditorium di San Fermo della Battaglia

Ingresso libero

Dopo la pausa estiva riprende la stagione del Conservatorio di Como con la rassegna Festival pianistico ospitato dall’Auditorium di San Fermo della Battaglia il 10, il 17 settembre e l’8 ottobre.

Il primo appuntamento intitolato RUSSIAN IMPRESSIONS vedrà due giovani pianisti del Conservatorio interpretare i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, le Sonate op.70 n.10 di Aleksandr Skrjabin e op.28 n.3 di Sergei Prokofiev. Lo spettatore sarà trasportato nella Russia di inizio ‘900, a passeggio tra impressioni e simboli, grazie all’ascolto dei brani che hanno segnato la svolta dalla composizione romantica verso il linguaggio Novecentesco. Il 17 settembre continua la rassegna col concerto LISZT-ABENDLIED che sarà interamente dedicato ai capolavori del compositore ungherese Franz Liszt il quale, con le sue composizioni, ha contribuito alla creazione di una parte inestimabile del patrimonio della letteratura pianistica.
Il terzo ed ultimo appuntamento SEMPRE PIÙ DOLCE SI FA LA MUSICA (H. HEINE) – IL PIANOFORTE ROMANTICO l’8 ottobre sarà dedicato al periodo d’oro del pianoforte: il Romanticismo. Ascolteremo musiche di Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin. Il concerto si concluderà con Liebeslieder op.52-Walzer per pianoforte a quattro mani di Johannes Brahms dove si esibiranno insieme ai pianisti anche i cantanti della classe di Musica vocale da camera, coronando così il festival dedicato a uno degli strumenti che vanta una delle più vaste letterature tanto come solista quanto in formazioni cameristiche.

Programma

Musiche di Franz Liszt (1811-1886)

Sposalizio da Annés de pèlérinage. Deuxième Année, Italie 1846-1849
Giuseppe Baglieri, pianoforte

Leggenda n.1 San Francesco D’Assisi predica agli uccelli;
Leggenda n.2 San Francesco da Paola che cammina sulle onde 1863
Gaia Luce Gervasini, pianoforte

Tre Sonetti del Petrarca, S270 1839
      N. 2 Pace non trovo (Sonetto 104)
Ginevra Folini, pianoforte

Tre Sonetti del Petrarca, S270 1839
      N. 1 Benedetto sia il giorno (Sonetto 47)
      N. 3 I’vidi in terra angelici costumi (Sonetto 123)
Anna Ghilotti, pianoforte

Mephisto-Walzer 1859-1885
Après une lecture de Dante-Fantasia quasi Sonata
Elia Bulgheroni, pianoforte

Note di sala

A cura di Marina Adamoli

Franz Liszt (1811-1886): Sposalizio da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie
Inizia il concerto di oggi con lo Sposalizio, primo brano della seconda serie degli Années de pèlerinage. In questa raccolta, il cui titolo nasce a seguito degli anni trascorsi dal compositore viaggiando in Italia, la maggior parte dei brani si rifà a degli spunti extramusicali come quadri, poesie, testi.
Nello sposalizio Liszt si ispira all’omonimo quadro di Raffaello che raffigura le nozze tra Maria e Giuseppe. Il brano è caratterizzato da sonorità mistiche, quasi religiose.

Franz Liszt (1811-1886) : Leggenda n.1 San Francesco D’Assisi predica agli uccelli; Leggenda n.2 San Francesco da Paola che cammina sulle onde (1863)
Continua il concerto con altri due brani nati da un riferimento extramusicale: le due leggende.
La Leggenda n.1 San Francesco D’Assisi predica agli uccelli narra, proprio come esplicitato nel titolo, dell’episodio in cui San Francesco si allontana dai suoi confratelli per parlare a uno stormo di uccelli. All’ascolto risultano evidenti i riferimenti agli uccelli, con figure rapide e leggere negli acuti, e quelli al Santo che predica, con una melodia accordale nel registro centrale.
La Leggenda n.2 San Francesco da Paola che cammina sulle onde il riferimento è al miracolo in cui il Santo attraversò lo stretto di Messina sul suo mantello steso a mo’ di barca. Musicalmente il brano usa una doppia frase melodica con valori lunghi (che ricorda un tenor gregoriano) per riferirsi al Santo, mentre l’elemento dell’acqua è dato dalle ottave spezzate.

Franz Liszt (1811-1886) : Tre Sonetti del Petrarca, S270 (1839)
n.2 Pace non trovo (Sonetto 104)
n.1 Benedetto sia il giorno (Sonetto 47)
n.3 I’vidi in terra angelici costumi (Sonetto 123)

Torniamo ora agli Années de pèlerinage con i tre sonetti del Petrarca. Se per lo Sposalizio il riferimento extramusicale era stato un quadro, ora passiamo ai testi. Nello specifico, Liszt decide di musicare i sonetti 47, 104 e 123 del Petrarca.
Il sonetto 47 “Benedetto sia ‘l giorno…” è caratterizzato dalle quinte diminuite, il 104 “Pace non trovo…” si apre con un recitativo patetico, il 123 “I’ vidi in terra angelici costumi” è un poema d’amore.
Per comprendere appieno le composizioni lisztiane, sono riportati i testi completi qui sotto:

Sonetto 47
Benedetto sia ’l giorno, e ’l mese, e l’anno,
e la stagione, e ’l tempo, e l’ora, e ’l punto,
e ’l bel paese, e ’l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi che legato m’hanno;
e benedetto il primo dolce affanno
ch’i’ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l’arco, e le saette ond’i’ fui punto,
e le piaghe che ’nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch’io
chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e ’l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov’io fama l’acquisto, e ’l pensier mio,
ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’ha parte.

Sonetto 104

Pace non trovo, e non ho da far guerra;
E temo, e spero, ed ardo, e son’ un ghiaccio;
E volo sopra ’l cielo, e giaccio in terra;

E nulla stringo, e tutto ’l mondo abbraccio.
Tal m’ha in prigion, che non m’apre, nè serra,
Nè per suo mi riten, nè scioglie il laccio;
E non m’ancide Amor’, e non mi sferra,

Nè mi vuol vivo, nè mi trae d’impaccio.
Veggio senz’occhi; e non ho lingua, e grido;
E bramo di perir, e cheggio aita;

Ed ho in odio me stesso, ed amo altrui:
Pascomi di dolor; piangendo rido;
Egualmente mi spiace morte, e vita.

In questo stato son, Donna, per vui.

Sonetto 123

I’ vidi in terra angelici costumi,
E celesti bellezze al mondo sole;
Tal che di rimembrar mi giova, e dole:
Che quant’io miro, par sogni, ombre, e fumi.

E vidi lagrimar que’ duo bei lumi,
Ch’han fatto mille volte invidia al sole;
Ed udì’ sospirando dir parole
Che farian gir i monti, e stare i fiumi.

Amor! senno! valor, pietate, e doglia
Facean piangendo un più dolce concento
D’ogni altro, che nel mondo udir si soglia.

Ed era ‘l cielo all’armonia s’intento
Che non si vedea in ramo mover foglia.
Tanta dolcezza avea pien l’aer e ‘l vento.
Franz Liszt (1811-1886): Mephisto-Walzer (1859-1885)
Ci allontaniamo dagli Années de pèlerinage per ascoltare uno dei più famosi brani del compositore ungherese: il Mephisto-Walzer. Si tratta sicuramente di uno dei brani più eseguiti di Liszt, che per la sua brillantezza e la sua difficoltà tecnica è diventato il cavallo di battaglia di moltissimi pianisti.
Anche in questo brano c’è l’evidente riferimento extramusicale al mito faustiano, in particolare all’episodio della danza del villaggio del Faust di Nikolas Lenau. Qui Faust e Mefistofele si imbattono in un villaggio in festa e decidono di unirsi a loro modo ai festeggiamenti: Mefistofele rubando un violino all’orchestra, Faust ballando sfrenatamente sulle note del valzer del diavolo.

Franz Liszt (1811-1886): Après une lecture de Dante-Fantasia quasi Sonata
Terminiamo il concerto di oggi tornando ancora una volta agli Années de pèlerinage con il brano conclusivo della raccolta Après une lecture de Dante. L’ispirazione per questo brano è tratta dalla Divina Commedia e nello specifico si concentra tre momenti: l’inferno, le suppliche e i lamenti dei dannati, Paolo e Francesca. Nel tema dell’inferno troviamo il tritono, il cosiddetto diabulus in musica, e un tema a ottave discendenti; il lamento delle anime viene reso dai cromatismi, e infine il tema di Paolo e Francesca è una revisione lirica dei temi già ascoltati in precedenza.

Gli interpreti

Giuseppe Baglieri
Classe del Maestro Roccaro

Giuseppe Baglieri nasce a Milano nel 1997, ha compiuto gli studi superiori al Liceo Musicale “Carlo Tenca” di Milano con Andrea Perugini. Ha frequentato il percorso di pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano con Aida Fino e Vittorio Rabagliati e attualmente al Conservatorio di Como con Walter Roccaro dove è laureando al Triennio accademico.
Ha suonato per diversi recital pianistici come al Palazzo Nicolaci di Noto per “Lions Club Noto” e al Palazzo Astuto della stessa città per il “Circolo Val di Noto” ed è stato premiato come terzo classificato al “Concorso Internazionale d’Esecuzione Musicale di Bellagio, Festival di Bellagio e del lago di Como 2015” e al “Concorso di Musica Città di Tradate per i giovani” come primo classificato in duo pianoforte e clarinetto

Gaia Luce Gervasini
Classe del Maestro De Gregorio

Gaia Luce Gervasini si avvicina allo studio del pianoforte all’età di dieci anni.
Ha conseguito i diplomi di Trennio e Biennio presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como, nella classe del M° Luca De Gergorio. Ha successivamente svolto un tirocinio Erasmus+ presso la Staatlichen Hochschule für Musik Trossingen come pianista accompagnatrice, lavorando nelle classi di canto e di strumento.
Si è esibita sia in veste solistica che cameristica presso la Sala bianca del Teatro sociale di Como, ex Colonia elioterapica a Germignaga, Villa Erba a Cernobbio, Villa Olmo a Como, Università di Milano-Bicocca, Stone Bell House a Praga, Palazzo Arese-Borromeo a Cesano Maderno, Ex Convento degli Agostiniani a Brindisi, Milchwerk a Radolfzell, Klavierhaus Hermann a Trossingen.
Ha inoltre svolto masterclass di pianoforte con i maestri Vsevolod Dvorkin, Natali Trull, Roberto Plano, Agnieska Przemyk-Bryła, Victoria Mushkatkol, Pierre Goy e di musica da camera con Felix Ayo, Tommaso Lonquich ed il Quartetto Echos.

Ginevra Folini
Classe del Maestro Manusardi

All’età di 7 anni Ginevra Folini, 16 anni, è entrata nel Conservatorio di Como per un anno di prova e ha proseguito gli studi di pianoforte con il Maestro De Curtis, Ito Yuoko e Daniela Manusardi. Sotto la guida del Maestro Daniela Manusardi è stata ammessa nel corso giovani talenti al Conservatorio di Como nel 2021.
Frequenta il quarto anno del liceo musicale Teresa Ciceri a Como. Studia tecnica vocale con Svetlana Fedorchenko e, presso la scuola di Maria Selvini e Pop Music School, ha studiato danza classica, hip hop, street dance e danza moderna.

Anna Ghilotti
Classe del Maestro De Gregorio

Ho iniziato a studiare il pianoforte nel 2010, a sei anni, presso la scuola di Musica e Danza di Villa Guardia con il Maestro Roberta Vanelli.
Nel 2018 ho vinto il secondo premio al Concorso Internazionale Città di Moncalieri
nel 2019 il terzo premio al Concorso Città di Giussano. A 15 anni sono stata ammessa al conservatorio di Como nella classe del Maestro Pier Francesco Forlenza e l’anno successivo sono passata al corso “giovani talenti” seguita dal Maestro Alexander Romanovsky e, attualmente, dal Maestro Luca De Gregorio.
Nel 2023 mi sono diplomata al Liceo classico Alessandro Volta.

Elia Bulgheroni
Classe del Maestro Brollo

Elia Bulgheroni, nato a Como nel 2003, inizia lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con il Maestro Mariangela Sumiraschi. Continua gli studi poi nella sezione musicale delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo di Cadorago, presso cui ha la possibilità di suonare nell’orchestra scolastica, sia come pianista solista sia come primo clarinetto. Nel 2017 viene ammesso al Conservatorio G. Verdi di Como, dove è diplomando in pianoforte nella classe del Maestro Giovanni Brollo. Durante tutta la sua esperienza ha partecipato a numerosi concorsi vincendo diversi premi, come i Concorsi Sara Preatoni e il Concorso Musicale Nazionale della Scuola di musica Claudio Abbado, occasione nel quale ha suonato come vincitore presso l’auditorium Giorgio Gaber del Grattacielo Pirelli. Nel 2022 ha partecipato alla masterclass LeAltreNote, dove ha vinto un premio che gli ha permesso di partecipare alla stagione musicale LeAltreNote 2023, esibendosi in due concerti sia come solista sia in brani di musica da camera. Attualmente frequenta presso il Politecnico di Milano la facoltà di Ingegneria Chimica, senza mai abbandonare la sua passione e dedizione allo studio della musica.

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