In Masterclass 2023-2024

Masterclass

Masterclass di Violino – Francesco Micheli
Il violino all’opera – atto secondo

Rinviata a data da destinarsi –

Ingresso libero

A completamento della Masterclass avviata lo scorso anno “Il Violino all’Opera” accolta da grande entusiasmo degli studenti, il Conservatorio di Como accoglie nuovamente Francesco Micheli il quale ha maturato un’importante esperienza all’interno dei teatri  d’opera italiani e come divulgatore musicale presso la R.A.I. 

Questa Masterclass -atto secondo- si concentrerà sulle importanti questioni che riguardano il ruolo e il futuro del musicista/orchestrale nei teatri lirico-sinfonici italiani ed esteri e sulle gravose e ponderose questioni ad essi sottese, sul rapporto tra contemporaneità nella regia (scenografia) e sull’approccio storicamente informato nell’esecuzione musicale.

Francesco Micheli, docente

Nato a Bergamo nel 1972, si è laureato in Lettere Moderne all’Università degli studi di Milano con 110 e lode e si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.

Terminati gli studi, si è trovato di fronte a un bivio: continuare l’attività accademica come docente oppure buttarsi nel mondo dell’opera. Questa urgenza lo ha portato a lavorare nei contesti più disparati: dalle scuole alle piazze, dalle carceri ai locali notturni. Ha deciso di fare il regista, ma la vocazione per l’insegnamento rimane. Ha insegnato per più di dieci anni all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e contemporaneamente la sua creatività si è dispiegata in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, ideati per dare al più ampio pubblico possibile l’opportunità di avvicinarsi al mondo dell’opera. 

Nell’ambito della sua attività di divulgazione, è stato autore e presentatore di programmi televisivi legati all’opera lirica per reti come Sky Classica, Sky Arte e Rai1 e per diversi teatri italiani. 

Inoltre, dopo gli inizi nell’associazione As.Li.Co, ha dato vita al progetto Opera Off a Reggio Emilia; per l’Orchestra Filarmonica della Scala ha ideato in una decina d’anni progetti fra i quali Sound, Music per la formazione del pubblico scolastico e MusicEmotion per la diffusione di concerti nelle sale cinematografiche. Ha collaborato diversi anni con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino: con quest’ultima ha partecipato come voce narrante per il Concerto della memoria in diretta differita su Rai 5.

Se quindi, per molto tempo, l’attività divulgativa era il modo più semplice per far conoscere l’attività registica, l’esito e l’efficacia dei progetti divulgativi hanno preso una forma in buona parte autonoma. È diventato un vero e proprio lavoro: come autore e come direttore artistico.

Nel corso degli anni ha lavorato con importanti personalità del panorama italiano come il pluripremiato chef Carlo Cracco, gli attori Luca Zingaretti, Maria Paiato e Veronica Pivetti, la narratrice e conduttrice Lella Costa e, in particolare, con il cantante rock Elio con il quale, dal 2017, collabora al format teatrale Cantiere Opera dedicato ai grandi compositori, progetto che, dopo il debutto a Firenze, ha girato molti teatri italiani ed è alla base del libro edito da Rizzoli “L’opera è polvere da sparo”. Nel 2021, la casa editrice Curci ha pubblicato una collana di novità dal titolo “Francesco Micheli racconta” dedicata alla divulgazione dell’opera e della musica classica.

Tuttavia, il luogo più significativo e preminente in cui ha convogliato il suo desiderio di far conoscere l’opera lirica è stata la direzione artistica.

DIREZIONE ARTISTICA E REGIA

Dal 2012 al 2017 è stato direttore artistico del Macerata Opera Festival allo Sferisterio, che ha riportato all’originario prestigio internazionale con riscontri entusiastici di critica e pubblico. 

Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, dove porta avanti una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e sulle opere del compositore locale, portando nella sua città natale i valori e le idee che informano il progetto artistico donizettiano. La definizione del Donizetti Opera Festival ha coinciso con la chiusura del teatro Donizetti per importanti lavori di ristrutturazione. Questo limite è stato un’occasione importante per dare vita a progetti molto innovativi, diffusi su tutto il territorio. 

Nel 2020, a causa della pandemia, ha realizzato progetti innovativi utilizzando il web come nuova piattaforma per raggiungere un pubblico più ampio e variegato. Tra questi progetti troviamo il Gran Galà sul sofà, con la partecipazione del direttore musicale del Festival Donizetti, Riccardo Frizza, e la partecipazione di numerosi cantanti (Javier Camarena, Xabier Anduaga, Alex Esposito, Carmela Remigio) e L’Opera a casa Micheli, un nuovo format per il web in cui Micheli, da casa, racconta le opere più famose utilizzando gli oggetti della vita quotidiana. Entrambi i progetti hanno raccolto oltre 50.000 spettatori su diverse piattaforme online.

Le sue diverse attività in ambito internazionale gli hanno permesso di costruire un dialogo assiduo e proficuo con i principali teatri della rete Opera Europa (è stato per due anni membro della giuria del Premio Fedora).

Attualmente è impegnato nella direzione artistica di diversi progetti per BGBS Capitale della Cultura 2023, onorificenza che il Governo ha riconosciuto a Bergamo e Brescia, città duramente colpite dalla crisi pandemica. 

A livello europeo, gli è riconosciuta un’innovazione nell’attività di direzione artistica in cui la sua personalità si espone in prima linea come testimonial del teatro e, in generale, in cui l’attività è concepita come una colossale regia che mette in scena la comunità e la città a livello tanto locale quanto nazionale e internazionale.

Sul fronte registico, dopo gli inizi in As.Li.Co., sono numerosi i teatri e i festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere, sovente rimaste in repertorio.

In Italia, tra gli altri, ha lavorato alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, allo Sferisterio di Macerata, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna, al Teatro Petruzzelli di Bari. 

In ambito internazionale ha firmato regie ad Atene, Bordeaux, Pechino, Halle e, nel luglio 2022 ha debuttato al Festival di Glyndebourne.

Tra i suoi ultimi lavori: nel luglio 2019, in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, è stato ospite dell’Artosphere Festival come autore e narratore dello spettacolo The Moon al Walton Arts Center di Fayetteville (Arkansas); nel novembre 2019 ha messo in scena, nel cantiere del Teatro Donizetti di Bergamo, l’opera ritrovata del compositore bergamasco L’ange de Nisida. Per quest’opera ha vinto il premio speciale Abbiati.

Nel 2020 doveva debuttare al Festival di Glyndebourne con la sua Alcina. Lo spettacolo è stato rimandato, a causa del covid e ha debuttato nel luglio 2022.

La redazione del mensile italiano «Classic Voice» lo ha eletto fra i dieci personaggi che hanno segnato il mondo musicale nel 2019. 

Nel 2021 ha firmato la regia dell’opera Medea in Corinto per il Festival Donizetti Opera di Bergamo e nel 2022, per lo stesso festival, la regia de L’ajo nell’imbarazzo, due grandi scoperte musicologiche che Micheli ha seguito fin dalla nascita.

Nell’ambito del teatro di ricerca, ha firmato, per il Festival di Santarcangelo, Porpora: una suite barocca, con NicoNote  e prodotto da Argonavis di Rimini: un percorso poetico e visionario che collega l’arte di Tonino Guerra e di Cagnacci con la grande estetica seicentesca in una narrazione multimediale.

Negli anni, Micheli ha anche lavorato come direttore artistico e regista per grandi eventi di piazza; tra i più significativi,  nel 2006 l’inaugurazione dei Padiglioni Olimpici per le Olimpiadi invernali di Torino (con il coinvolgimento di 200 volontari e la partecipazione delle più note band torinesi del tempo: Eiffel 65, Mau Mau, Subsonica), nel 2007 la notte bianca teatrale il Flauto magico di strada di Reggio Emilia e quest’anno la giornata inaugurale di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura.

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