Rappresentano un piccolo drappello, con funzione di ambasciatori: impareranno, certo, ma testimonieranno anche la qualità didattica messa in campo nelle aule del Conservatorio di Como. Sono sette gli studenti delle classi di strumento ad arco, che l’Orchestra “LaVerdi” di Milano ha invitato a far parte della propria squadra per i due prossimi concerti della stagione, nelle produzioni in calendario dal 19 al 21 febbraio e dal 24 al 26 febbraio. Francesco Albarelli e Valeria Vecerina, violini, con Matilde Pesenti, violoncello, suoneranno nel primo, che prevede un programma dedicato al Novecento di Shostakovic (“Concerto per violino op.77”) e di Stravinskij (Suite da “L’uccello di fuoco”); Emanuele Caligiuri, Alice Cansirro Cortorillo, violini, Federico Gerboni, viola, e Chiara Maffeis, violoncello, siederanno invece ai leggii del secondo, imperniato sul Concerto per due pianoforti K365 di Mozart e sulla Sinfonia n.2 di Schumann.
La pratica dell’orchestra non è una novità per gli allievi del Conservatorio di Como, che dispone di una propria formazione interna, spesso ospite di manifestazioni pubbliche. Ma nuova è la possibilità che si è aperta, grazie a una convenzione promossa dal Direttore del Conservatorio Vittorio Zago e siglata lo scorso dicembre tra le due istituzioni, firmata dal Presidente, Enzo Fiano, e dal Direttore generale de “La Verdi”, Ruben Jais. In base a questa, gli studenti più meritevoli dei corsi accademici di primo e secondo livello potranno partecipare – fino al giugno del 2022 – ad alcune produzioni della compagine milanese, misurandosi con l’ambito professionale e mettendo a frutto le abilità acquisite grazie alla didattica interna. Formata nel 1993 dal direttore Vladimir Delman, in sinergia con Marcello Abbado, allora direttore del Conservatorio di Milano, “LaVerdi” presenta una ricca stagione, nel proprio Auditorium di Largo Mahler, e ha contribuito nel tempo a lanciare una nutrita serie di talenti. Oggi il suo direttore musicale è il tedesco Claus Peter Flor; i tre giovani artisti “in residenza” – cioè con attività continuativa – sono il pianista Luca Buratto, la compositrice Silvia Colasanti e il direttore d’orchestra Jader Bignamini.
Proprio con due di loro faranno esperienza gli archi del Conservatorio di Como. A Bignamini è infatti affidata la guida dell’impaginato novecentesco, con Francesca Dego solista nel Concerto per violino di Shostakovic; mentre Luca Buratto suonerà a uno dei due pianoforti (all’altro Davide Cabassi) nel Concerto di Mozart, guidato da Gaetano D’Espinosa. Di poco più grandi – quanto a età – ma già in carriera internazionale, tutti questi bei nomi di musicisti porteranno fresca intelligenza e talento strumentale: per i sette studenti l’incontro con loro, attraverso le prove e poi i concerti, rappresenterà una lezione concreta nel mondo della musica, al di fuori delle mura protettive della scuola.