ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DEL CONSERVATORIO
La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza.
Nick Hornby
Venerdì 4 luglio si è inaugurata la Rassegna ConcertiinVilla25, patrocinata dal Comune di Como, con la collaborazione dei Comuni di Grandate e di San Fermo della Battaglia, di Villa Mapelli Mozzi e dell’Associazione ProMusica. La Rassegna, finalizzata a realizzare una proficua sinergia fra il Conservatorio e i luoghi d’arte e prestigio architettonico del territorio, è giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Il primo appuntamento, Classici Flut…tuanti, si è tenuto a Casatenovo presso Villa Mapelli Mozzi e ha visto il Como Flute Ensemble interpretare musiche di W. A. Mozart, J. Bodin de Boismortier, F. Mendelssohn-Bartholdy, G. Bizet e F. Borne. Il 5 luglio, nella cornice di Villa Franchi Borella a Grandate, il Coro di Clarinetti del Conservatorio è stato protagonista di Celebri trascrizioni da Händel al Jazz. Concerto italiano è, invece, il titolo dell’evento tenutosi l’11 luglio presso Villa Imbonati di San Fermo della Battaglia: il Quartetto op. 8 di F. Gragnani è stato interpretato da Maria Sole Gemignani violino, Alessandro Zinni clarinetto, Francesco Kazim Ulusoy e Andrea Fraccaro chitarre, mentre brani di L. Boccherini, N. Jappelli, P. Pettoletti, e A. Vivaldi sono stati eseguiti dal Quartetto di chitarre formato da Sefora Vallarin, Tommaso Consoli, Nicolò Sala e Matteo Galimberti. Al violoncello sono stati dedicati due appuntamenti di settembre presso Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, patrocinati dalla Città di Cesano Maderno, dalla provincia di Monza Brianza e dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l’Associazione ProMusica: Celli in dialogo, il giorno 12, con musiche di J. B. Barrière, L. van Beethoven, F. Mendelssohn-Bartholdy e R. M. Gliére – protagonisti al violoncello Matilde Mezzadri e Alessio Amor Molinati con Tatiana Shapovalova al pianoforte – e Rarità romantiche, il 14, con musiche di F. Schubert e F. Chopin interpretate da Maria Sole Gemignani violino, Alessio Amor Molinati violoncello e Luigi Toma pianoforte. La Rassegna si è chiusa il 20 settembre, presso Villa Mirabello (MB), con il concerto dell’Ensemble di fiati del Conservatorio dal titolo Al di là del Reno: i fiati tra Francia e Germania. In questa occasione, Elisa Polti flauto e ottavino, Camilla Fasola oboe, Susanna Grassi clarinetto, Silvia Bosisio fagotto, Ririna Furugen corno hanno eseguito opere di E. Bozza, J. Françaix, K. Goepfart e P. Hindemith.
L’11 ottobre si è tenuto, presso l’Auditorium del Conservatorio, il primo dei due concerti del Festival Pianistico 2025: Luigi Toma ha eseguito brani di M. Clementi, J. Brahms e L. Boulanger, mentre Giuseppe Baglieri ha presentato un programma dedicato a F. Liszt.
In Cosmogonie, presso l’Auditorium del Conservatorio, il giorno 18 ottobre è stato presentato un ampio panorama esecutivo dedicato alla musica contemporanea scandito in due momenti: a conclusione della masterclass di musica contemporanea dedicata agli allievi delle classi di Composizione, l’Ensemble ACHЯOME – diretto da Marcello Parolini e formato da Antonella Bini ottavino, flauto in do, flauto in sol, flauto basso, Stefano Merighi clarinetto e clarinetto basso, Elia Leon Mariani violino, Emanuele Rigamonti violoncello e Gabriele Rota pianoforte – ha eseguito brani D. Schirò, T. Pennisi, C. Tartaglia, J. Spaccamonti, L. Taroni, G. Banfi, B. A. Pedalini, mentre Véronique Vanhoucke pianoforte e Francesco Leprino live video hanno interpretato Metamorphoses Libro I e Libro II di G. Crumb.
Progetto Turanda. Il 26 ottobre, presso il Teatro Sociale di Como, è stata rappresentata l’opera Turanda di Antonio Bazzini, su libretto di Antonio Gazzoletti, nella revisione critica di Antonio Moccia realizzata da Casa Ricordi nel corrente anno. La regia del M° Stefania Panighini – coadiuvata dall’assistente Ai Takagi Donno – e la bacchetta del M° Bruno Dal Bon hanno diretto i solisti (Turanda Anna Cimmarrusti, Nadir Weihao Du, Ormut Yonghyun Kim, Cosroe Minsu Kim, Adelma Aziza Omarova e Lee Juhyeon), il Coro – preparato dai Maestri Matteo Castelli e Domenico Innominato – e l’Orchestra del Conservatorio, mentre scene e costumi sono stati curati dagli studenti del Biennio di Scenografia Teatro e Costume per lo Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Molti gli elementi che rendono la produzione di grandissimo interesse e pregio:
- si tratta del primo allestimento in età moderna dell’opera, dopo la sua prima e unica rappresentazione, avvenuta il 13 gennaio 1867 presso il Teatro alla Scala di Milano;
- il compositore dell’opera Antonio Bazzini (1818 – 1897) mette in musica la vicenda narrata nella commedia Turandot di Carlo Gozzi, la stessa alla base dell’omonima e nota opera di Giacomo Puccini di cui Bazzini fu maestro;
- Il progetto Turanda – citando testualmente il Direttore del Conservatorio M° Vittorio Zago – rappresenta molto più di un semplice allestimento di teatro lirico o di un’operazione di recupero filologico: è un atto di responsabilità culturale che riscopre, preserva e rivaluta un repertorio storico nel segno della creatività contemporanea. È anche frutto di un percorso di importante rilievo didattico che porta l’esperienza di quattro anni di precedenti allestimenti, e che ha visto il Conservatorio di Como coinvolgere i giovani studenti nella riscoperta di opera di teatro musicale raramente eseguite, tra cui Procedura penale di Luciano Chailly, La rondine di Puccini, La belle Hélène di Offenbach e Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Brecht e Weill. Il progetto diventa così anche un modo per riaffermare il ruolo dei Conservatori come motori di innovazione e custodi della memoria musicale, restituendo centralità agli studenti, veri protagonisti di questo percorso e nostri eredi artistici: un luogo dove si produce cultura, costruendo il futuro attraverso la valorizzazione del passato;
- la fisionomia della protagonista non si impone solo come espressione di ribellione e audacia ma anche e soprattutto come paradigma di analisi e attenzione alla fragilità dei sentimenti umani che diventano via e strumento di maturazione e consapevolezza: questa rappresentazione fisica e psicologica, carnale e spirituale, sociale e intima, trova potente sintesi nel riferimento scenico/figurativo del grembo femminile;
- il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra due Istituzioni accademiche (il Conservatorio di Como e l’Accademia di Brera), una casa editrice (Casa Ricordi), due Teatri (il Sociale di Como e il Lirico Giorgio Gaber di Milano, dove si terrà una seconda recita il giorno 8 dicembre), nell’ambito del progetto di finanziamento europeo Casta Diva.
La prima di Turanda di domenica 26 ottobre è stata opportunamente preceduta da un corposo ciclo di appuntamenti di approfondimento:
- il giorno 8 ottobre, si è tenuto in Conservatorio l’incontro La peregrina bellezza di Turanda, a cura della regista Stefania Panighini e del direttore d’orchestra Bruno Dal Bon;
- sempre in Conservatorio, il giorno 10, Margherita Anselmi ha proposto una riflessione sull’amore come motore della creatività femminile in L’Amore come problema/meraviglia nella questione filosofica femminile e motore della creatività donna;
- 14 ottobre, presso la Biblioteca Braidense di Milano, si è tenuta la conferenza Turanda: dai manoscritti alla scena. Sono intervenuti i Maestri Vittorio Zago e Marcoemilio Camera, il curatore dell’edizione critica per Casa Ricordi Antonio Moccia, Bruno Dal Bon e Stefania Panighini, i quali, insieme a Pierluigi Ledda e Carlo Anfossi dell’Archivio Storico Ricordi e a Marco Mazzolini Direttore generale di Casa Ricordi, ha approfondito il tema della messa in scena moderna dell’opera;
- Il 17 ottobre, presso il Conservatorio, Andrea Tagliapietra ha proposto La favola di Turandot e il significato dell’enigma.
Accanto alla descritta attività, sono stati proposti anche tre concerti dedicati alla musica di Antonio Bazzini:
- il 18 ottobre, presso l’Auditorium di San Fermo della Battaglia, in Turanda in fieri, gli studenti del Conservatorio (soli, coro e orchestra) hanno eseguito, sotto la direzione del M° Bruno Dal Bon e con la regia e la voce recitante del M° Stefania Panighini, brani tratti dall’opera;
- il 24 ottobre, presso l’Auditorium del Conservatorio, il Quartetto Noûs (Sofia Manvati violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Riccardo Baldizzi violoncello) ha proposto il Quartetto n.1 e il Quartetto n.5 di Antonio Bazzini nel concerto Bazzini intimo;
- Bazzini immaginifico, infine, è il titolo del concerto del 25 ottobre in cui gli studenti del Conservatorio Francesca Conte violino, Samuele Piccolo violino, Filippo Pascucci violino e Leonardo Morosini violino hanno interpretato Tre pezzi lirici op. 41, Serenata La calma op. 34, Fantasia su temi de La Traviata di G. Verdi op. 50, Calabrese op. 34 n. 6, Sonata op. 55 e Le ronde de Lutins del compositore bresciano.



