In Masterclass 2023-2024

Masterclass

Masterclass di interpretazione pianistica

10 Novembre 2023 – 10:00-12:30 e 13:30-17:30

Auditorium del Conservatorio

Biglietti


La masterclass è aperta a un massimo di 5 partecipanti esterni al Conservatorio.

Il Conservatorio di Como ospita il secondo appuntamento con il Maestro Michele Campanella, pianista, direttore d’orchestra e compositore. La masterclass tratterà del rapporto tra esecuzione tecnica e significato musicale come elementi per la costruzione di un’interpretazione.

Programma

  • 10:00-11:30 – Presentazione del libro: Michele Campanella, Interpretazione. Ovvero il possibile breviario del musicista al pianoforte
    Intervistatore: Maestro Walter Roccaro
  • 11:30-12:30 – Masterclass
  • 12:30-13:30 – Pausa
  • 13:30-17:30 – Masterclass

Michele Campanella, docente

“Sono napoletano di spirito, di famiglia, di scuola. Tendo al pessimismo ma mi salva l’autoironia. Già a cinque anni cercavo la Musica, improvvisavo da autodidatta, poi ebbi la straordinaria fortuna di incontrare un grande maestro; concluso il liceo classico, ho incominciato a fare sul serio: ho partecipato a un solo concorso pianistico internazionale e l’ho vinto. Per cinquant’anni ho cercato il Suono e ancora sono per strada. Ho molti autori “preferiti” eppure mi definiscono “specialista” di Franz Liszt. Non amo questa etichetta, naturalmente, ma stimo altamente l’uomo. Ecco una sua sentenza che potrei prendere in prestito: «Tutto quello che si può fare è camminare diritto in tutta semplicità senza tanto spiegare agli altri il come e il perché…». Nella mia vita ho incontrato persone meravigliose, non necessariamente musicisti. Vivo in Italia nonostante numerose controindicazioni me lo sconsiglierebbero. Insegno musica al pianoforte da quando avevo 37 anni, perché credo sia possibile farlo seriamente. Non mi chiamate pianista, preferisco il termine “musicista”: con il primo si pensa alle mani, con il secondo al cuore e al cervello. La cosa più bella che possa capitarmi è incontrare persone che ricordano un mio concerto di 40 anni fa: qualcosa è rimasto, dunque. Non intendo considerare la mia carriera terminata, credo invece che il meglio debba ancora arrivare e lavoro affinché ciò avvenga. Oltre alla musica mi bastano pochissime cose: la mia famiglia, la lettura di tanti libri, le belle arti, le passeggiate nei boschi. Sono un discreto micologo e non ho mai avvelenato nessuno con i funghi. Ho dovuto arrendermi al computer, ma non possiedo un tablet.”

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