In Eventi passati

MASTERCLASS

LE ROSE DEL MATTINO, TEMPO GIUSTO E TEMPO RUBATO

14 gennaio 10:30-12:30 Conferenza; 13:30-19:30 Lezioni, Auditorium

15 gennaio 9:00-13:00 Lezioni, Auditorium

‘…Come le rose, che durano lo spazio di un mattino’
Tempo giusto e tempo rubato: un percorso filologico per l’interprete contemporaneo

“Non esiste un ritmo assoluto.  Nel corso degli sviluppi drammatici di una composizione musicale, i temi iniziali cambiano il loro carattere, di conseguenza anche il ritmo cambia, e, in conformità con quel carattere, deve essere energico o languente, frizzante o elastico, fermo o capriccioso.  Il Tempo Rubato è un fattore potente nell’oratoria musicale e ogni interprete dovrebbe essere in grado di usarlo con abilità e giudizio, poiché enfatizza l’espressione, introduce varietà, infonde vita nell’esecuzione meccanica.  Ammorbidisce la nitidezza delle linee, smussa gli angoli strutturali senza rovinarli, perché la sua azione non è distruttiva: intensifica, subtilizza, idealizza il ritmo.”

Ignacy Jan Paderewski

“La musica ci viene data con l’unico scopo di stabilire un ordine nelle cose, compreso ed in particolar modo il coordinamento tra l’uomo e il tempo.”

Igor Stravinskij

TOMMASO LONQUICH

Acclamato dalla critica come “clarinettista formidabile, dal timbro sontuoso e dallo smagliante virtuosismo”, è solista nell’Ensemble MidtVest, innovativo gruppo da camera basato in Danimarca. E’ inoltre membro della prestigiosa Chamber Music Society of Lincoln Center a New York, con la quale si esibisce negli Stati Uniti e in tournèe. É regolarmente invitato nelle sale piú importanti sale di quattro continenti, collaborando con Christian Tetzlaff, Carolin Widmann, Pekka Kuusisto, Enrico Bronzi, Umberto Clerici, Sergio Azzolini, Danusha Waskiewicz e i Quartetti Noûs, Zaïde, Mirus e Vertavo. In Danimarca è fondatore e co-direttore artistico del Schackenborg Musikfest, rassegna estiva che ha luogo nell’omonimo castello reale. La continua ricerca sull’improvvisazione e sull’interazione con le altre arti lo ha portato a collaborare con Peppe Servillo, Dan Colen, l’Odin Teater et al. Ha condotto masterclass presso la Juilliard School, la Manhattan School of Music e la University of New York. Svolge il ruolo di primo clarinetto con la Haydn Philharmonie, l’Orchestra Leonore e l’Orchestra da Camera di Mantova, collaborando con direttori come Zubin Mehta, Daniele Giorgi, Vladimir Ashkenazy, Fabio Luisi, Enrico Onofri e Nicolas Altstaedt. Parallelamente alla carriera artistica, si forma come psicoanalista di orientamento lacaniano a Lubiana e Madrid.

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Achrome Ensemble