In Concerti, Eventi

Concerto

COSMOGONIE

sabato 18 Ottobre 2025 17:00

sabato 18 Ottobre 2025 20:30

Auditorium del Conservatorio di Como

Biglietti

Programmi 18 Ottobre ore 17:00

ACHЯOME ensemble – Concerto di fine Masterclass

…cosa significa musica contemporanea?

Semplicemente, musica del nostro tempo.

Con questa enunciazione, ACHROME ensemble vuole dissipare i pregiudizi che aleggiano attorno al repertorio contemporaneo di Oggi e alle sue tecniche strumentali e compositive di realizzazione.

Rivolgendosi quindi in prima istanza ai giovani strumentisti Ensemble Laboratorio e gli studenti di Composizione del Conservatorio di Como, estendendo inoltre agli alunni delle classi di Strumento, Direzione d’orchestra, Musicologia e tutti coloro che vogliano approfondire le loro competenze sulle tecniche contemporanee estese.

Al termine del workshop ogni partecipante (strumentista e studente di Composizione) avrà acquisito una conoscenza approfondita riguardo la letteratura contemporanea e la sua semiologia, confrontandosi con le problematiche e le tecniche di esecuzione strumentale.

Concerto conclusivo della masterclass di musica contemporanea
dedicata agli allievi delle classi di Composizione

D. SCHIRÒ: L’Être et le Néant
T. PENNISI: Sonus/lumen
C. TARTAGLIA: Petit Intermezzo filtré
J. SPACCAMONTI: Madness
L. TARONI: The King (Omaggio a Berio)
G. BANFI: L’Amore, suggestioni letterarie da una novella di Federigo Tozzi
B. A. PEDROLINI: Instar

ACHЯOME ensemble – Marcello Parolini, direttore
Antonella Bini, ottavino_flauto in do_flauto in sol_flauto basso
Stefano Merighi, clarinetto_clarinetto basso
Elia Leon Mariani , violino
Emanuele Rigamonti, violoncello
Gabriele Rota, pianoforte

ACHЯOME ensemble – Premio Culturale 2021 per l’esecuzione del Quartetto d’Archi detto dell’Uomo che
sapeva di Guido Farina e Premio “Vittorio Fellegara”, seconda edizione (2021) – .
Definito dalla critica una delle realtà di riferimento per la contemporanea (L. Fialdini per ape musicale), l’ensemble nasce dall’idea di sei valenti musicisti, provenienti da diverse realtà musicali e tutti già attivi nell’ambito della musica più recente. Già dal 2013 i musicisti si erano uniti in Ensemble, con l’amichevole e stimato supporto dei compositori Davide Anzaghi, Pieralberto Cattaneo, Simone Fontanelli e Paolo Coggiola.

L’Ensemble è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica nelle sale e rassegne italiane ed estere in cui si è esibito: Cenon/Bordeaux (Francia), Bacau (Romania), Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Teatro dei Filodrammatici, Sala Piatti di Bergamo, Bergamo Estate, Estate in… di Gazzaniga, Donizetti Night, Rai Radio3-Piazza Verdi, Preludio Livestreaming, Teatro dal Verme, Auditorium Di Vittorio, Palazzina Liberty e Museo del ‘900 di Milano, Accademia Albertina, Teatro della Vittoria, Comodo 64 e Villa Tesoriera di Torino, Villa Truffini di Tradate, Auditorium del Conservatorio di Como, Teatro Faraggiana di Novara…

Sempre attento alle tecnologie multimediali, le interpretazioni di ACHЯOME ensemble sono frequentemente trasmesse dalla digital radio RADIOCEMAT, e presenti sul canale youtube CMACITALY – CONTEMPORARY MUSIC AREA CHANNEL ITALY, nonché nelle puntate di NoMus – live streaming.

Tra i progetti discografici il cd – vincitore delle 5 stelle sulla rivista MUSICA – VITTORIO FELLEGARA Chamber Works, registrazione della produzione cameristica del compositore Vittorio Fellegara, in collaborazione con MusicAperta e NoMus, per la Vermeer Classics.

La sua attività discografica comprende inoltre Chamber Music Works per ensemble di D. Anzaghi (Giudizio artistico 4,5/5 – Giudizio tecnico 4/5 per la rivista musicvoice) e Music for Dummies – Contemporary Chamber Music (7,5 per Kathodik webzine) dei compositori F. Biscione, A. Cara, P. Coggiola, entrambi editi da Da Vinci Classic Label.

ACHЯOME ensemble si propone quale interprete di opere contemporanee e del repertorio storico e, soprattutto, con un lavoro sinergico con i compositori, per avvicinare un pubblico sempre più attento all’evoluzione della musica attraverso i secoli. Nascono così i progetti interdisciplinari didattico-divulgativi rivolti agli studenti del Liceo Musicale “Paolina Secco Suardo”, del Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo e del Conservatorio “G .Verdi” di Como.

Questa particolare attenzione verso le nuove generazioni di Compositori viene rafforzata, negli anni, con l’ ACHЯOME ensemble International Call for Scores, giunta alla sua settima edizione, rivolta anche in particolare agli studenti di composizione di tutto il mondo che dimostrano sempre un’attiva partecipazione.

Con il 2026, il progetto “…e adesso musica!” – stagione di musica contemporanea a Bergamo – ACHЯOME ensemble giungerà con orgoglio al suo decimo anno di attività, grazie anche alla grande fiducia e al supporto esterno dimostrato ad per l’impegno che tutti i suoi componenti hanno dimostrato in questi primi anni di presenza sul territorio bergamasco.

ACHЯOME ensemble è stato, inoltre, coinvolto da alcuni anni negli eventi organizzati dalla Fondazione Donizetti per il Festival Donizetti Opera quali Donizetti Night e Donizetti Christmas Day .

ACHЯOME ensemble è composto, stabilmente, da:

Marcello Parolini, direttore e maestro concertatore

Antonella Bini, flauti (ottavino, fl sopranino in fa, fl in do, fl in sol, fl basso e fl contrabbasso)

Stefano Merighi, clarinetti (cl in mib, cl. in la, cl. in sib, cl. Basso)

Elia Leon Mariani, violino

Emanuele Rigamonti, violoncello

Gabriele Rota, pianoforte

Programmi 18 Ottobre ore 20:30

George Crumb: Metamorphoses. Libro I – Libro II

Concerto per pianoforte amplificato e live video

Véronique Vanhoucke, pianoforte – Francesco Leprino, live video

I Libro

Il principe nero (Paul Klee, 1927) 

Il pesce dorato (Paul Klee, 1925)

Campo di grano con corvi (Vincent van Gogh, 1890) 

Il violinista (Marc Chagall, 1913) 

Notte pericolosa (Jasper Johns, 1990) 

Clown di notte (Marc Chagall), 1957 

Contes barbares (Paul Gauguin, 1902) 

La persistenza della memoria (Salvador Dalí, 1931) 

Il cavaliere azzurro (Vasilij Kandinskij, 1903) + Entr’acte

II Libro

Paesaggio con uccelli gialli (Paul Klee, 1923)

Il mondo di Christina (Andrew Wyeth, 1948)

Purple Haze (Simon Dinnerstein, 1991)

Ritratto di Adele Bloch-Bauer (Signora in oro) (Gustav Klimt, 1907)

Guernica (Pablo Picasso, 1937)

La notte stellata (Vincent van Gogh, 1889)

Metamorphoses

Un compositore si ispira a un quadro per realizzare un brano, una pianista lo interpreta, un filmaker interpreta la relazione fra il compositore e il quadro filtrata dall’interpretazione della pianista. Una catena infinita di rimandi in cui si arricchisce il momento della performance e il senso della composizione.

I due libri delle Metamorphoses, composti fra il 2015 e il 2020, rappresentano l’eredità di questo grande compositore statunitense scomparso nel 2022. Scritti per pianoforte amplificato con diverse preparazioni e tecniche estese, con l’ausilio di altri strumenti e di interventi anche vocali di un pianista che potremmo definire “multitasking”, sono costituiti da 10+10 pezzi dedicati ad altrettanti quadri contemporanei e della fine dell’800. Ben quattro opere di Klee, tre di Van Gogh, tre di Chagall, due di Gauguin, oltre a Kandinskij, Picasso, Klimt e altri pittori americani.

La musica di Crumb si pone in relazione, rispetto alle immagini, non in maniera direttamente descrittiva (l’antecedente è quello dei Quadri di Musorgskij), ma creando delle corrispondenze, lasciandosi suggestionare a volte dal titolo, a volte dal tono del dipinto, altre volte da significati sottesi o estesi. Ad esempio: nel brano ispirato al Violinista di Chagall, Crumb, attraverso il pedale tonale, fa risuonare per tutto il brano le 4 corde vuote del violino, mentre le due mani disegnano ritmi e danze ebraiche; nel Cavaliere azzurro di Kandinskij Crumb recupera Erlkoenig di Goethe, quindi la galoppata del Lied di Schubert; in Suono antico di Klee il compositore evoca un clima medievale tramite gli intervalli di quarta; nella Signora in oro di Klimt, Crumb incrocia due scale per toni interi per rendere brillante e luminoso il brano; in Pasqua di Chagall evoca il suono delle campane con passaggi di armoniche parziali di quinta e accordi acuti di 12 note…

Crumb, ci sembra, abbia creato per ogni quadro una sorta di narrazione musicale per un immaginario film muto.

Il live video dà corpo a questo film muto animando gli elementi figurali dei dipinti, attraverso un’indagine nel microcosmo delle singole opere, con un incedere che asseconda il flusso temporale della musica, e crea una ulteriore lettura delle interazioni visivo/musicali, potenziando e chiudendo così il cerchio delle relazioni: dal quadro alla musica, all’approfondimento video provocato dal connubio dei due linguaggi.

Il pianista come architetto del suono

George Crumb è stato un compositore che ha ridefinito il pianoforte, non solo come strumento, ma come un paesaggio sonoro in cui l’esecutore gioca un ruolo attivo. Nella sua musica, il pianista non è un semplice interprete neutrale, ma un performer il cui corpo e movimento diventano parte integrante del mondo sonoro.

Attraverso le sue tecniche estese—suonare direttamente sulle corde, l’uso di preparazioni, suoni sussurrati e tocchi percussivi—Crumb ha ampliato i confini di ciò che la musica per pianoforte può essere. Le sue composizioni non solo invitano l’ascoltatore a scoprire nuovi suoni, ma impongono anche una rivalutazione della dimensione fisica e spaziale della musica.

La fisicità del suono

Nell’opera di Crumb, il suono non è mai un’entità astratta. La musica nasce dal corpo del pianista: il tocco dei tasti, la pressione sulle corde, la risonanza della cassa armonica. Questo rende l’ascolto un’esperienza quasi fisica, in cui suono, movimento e spazio si fondono.

Le sue composizioni sfidano il pianista non solo a suonare il pianoforte, ma a vivere lo strumento, diventando parte del suono stesso. L’esecutore deve immergersi completamente nel mondo sonoro di Crumb, facendo sì che la musica non venga solo ascoltata, ma quasi percepita nel corpo.

Musica e Immagine: una nuova esperienza di ascolto

L’approccio innovativo di Crumb al suono trova una naturale estensione nell’interpretazione visiva della sua opera. La sua notazione grafica—melodie a spirale, strutture circolari—riflette la sua visione radicale della musica come forma d’arte multidimensionale.

Questa idea viene ulteriormente amplificata attraverso l’approccio cinematografico di questo progetto. L’immagine e la musica si fondono, permettendo al pubblico non solo di ascoltare, ma anche di osservare, analizzare e vivere l’esperienza in un modo nuovo. Così come Crumb ci insegna ad ascoltare in maniera diversa, questa dissezione visiva della musica trasforma anche il nostro modo di percepire l’arte. Il suono diventa immagine, l’immagine diventa suono.

L’eredità di Crumb continua a essere un catalizzatore per nuovi modi di ascoltare e interpretare la musica. La sua opera non solo ci costringe a un cambiamento nella percezione del suono, ma apre anche la strada a un’esperienza musicale più fisica e visiva.

Véronique Vanhoucke

Véronique Vanhoucke è una pianista belga. Ha studiato pianoforte dall’età di 5 anni, prima a Ostenda e poi a Gand. Dall’età di 8 anni si esibisce regolarmente in ambito europeo, in sale da concerto, festival e gallerie d’arte. Ha presentato un gran numero di programmi sia come solista che in formazioni da camera. Oltre alle grandi opere del repertorio pianistico, ha in programma compositori come Cage, Cowell, Glass, Messiaen, Feldman, Kurtag, Ligeti e Crumb.

Véronique si è perfezionata nella musica contemporanea e nelle relative tecniche esecutive. Ha studiato analisi con Filip Rathé (Ensemble Spectra), ha seguito masterclass con Pierre Sublet a Gand, Mauricio Kagel a Colonia, Iva Barthelemly a Parigi. Lavora a stretto contatto con artisti visivi e compositori.

Tra il 2009 e il 2021 ha collaborato strettamente con Patrick Dorobisz, compositore e pittore. Collabora stabilmente con il Museo Ensor di Ostenda, con fotografi e artisti visivi. Ha partecipato alle Semaine de la musique contemporaine di Gand, alla Semaine internationale de la musique electroacoustique di Lille, all’Ensor Festival di Ostenda, al Klankdomein di Anversa.

Nel 2025 è in tour con l’attore belga Sebastien Dewaele con un programma su Philip Glass.

Insegna pianoforte al Conservatorio di Roeselare nelle Fiandre.

Questo concerto è diventato un’esperienza straordinaria! (…) Véronique Vanhoucke è tornata al suo amato George Crumb e lo ha fatto con verve(…) Una serata memorabile e sicuramente fuori dal comune, che resterà impressa (…) (Wilfried Westerlinck, Rebel aan de piano – Cultuurpakt.be 2024)

Per approfondimenti: https://www.veroniquevanhoucke.be/

Francesco Leprino

Francesco Leprino ha studiato chitarra e composizione (Messina, Milano, Siena), e si è laureato col massimo dei voti in Scienze Politiche internazionali (Messina) e in Musicologia (DAMS di Bologna).

È stato organizzatore musicale, compositore e musicologo (collaborando dal 1991 al 2001 con Casa Ricordi), ha pubblicato molteplici libri e saggi per riviste specializzate e divulgative (attualmente collabora con la rivista Classic Voice).

Dal 1995 si è occupato di audiovisione, tenendo corsi universitari (Università Bicocca di Milano e attualmente Università di Genova), seminari, conferenze e soprattutto realizzando video antologici e sperimentali, documentari e film.

Queste opere sono state selezionate e premiate in autorevoli festival, trasmesse da RAI1, RAISAT Cinema, Sky Classica HD, RAI5, Amazon Prime, e proiettate in parecchie centinaia di prestigiose istituzioni in Italia, Germania, Danimarca, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio, Olanda, Svezia, Canada, Messico, Stati Uniti, Malta.

I suoi lavori sono stati commissionati, fra gli altri, da: Festival Milano Musica, Conservatorio Verdi di Milano, Provincia di Milano, Orchestra Verdi e Centro San Fedele di Milano, Teatri Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Amici del Loggione del Teatro alla Scala, Orchestra di Padova e del Veneto, Fondazione Cini, Società Italiana di Musicologia.
Per approfondimenti: www.gransole.net


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