Seconda prova d’ammissione

Lo svolgimento della Seconda prova sarà calendarizzato in date diverse per le seguenti tre discipline:

  1. Formazione musicale di base 2, per i soli candidati risultati idonei alla prima prova
  2. Teoria dell’armonia e Analisi, successivamente, per gli studenti ammessi e immatricolati
  3. Storia della musica, successivamente, per gli studenti ammessi e immatricolati

Gli esami della Seconda prova d’ammissione saranno in comune per tutti i Trienni – esclusi i Corsi accademici di primo livello di Composizione, di Didattica della musica e di Direzione di coro, per i quali sono previste prove differenziate, indicate direttamente nelle tabelle relative alla Prima prova; l’esame di Teoria dell’armonia e Analisi sarà differenziato per gli studenti dei Trienni jazz.

All’esame di Formazione musicale di base 2 avranno accesso i soli candidati idonei alla Prima prova. Sono esentati coloro che risultino in possesso della relativa certificazione (o disciplina equivalente) del precedente percorso propedeutico. Lo studente proveniente da altri istituti è tenuto ad inviare alla segreteria dei corsi accademici (accademici@conservatoriocomo.it) appropriata documentazione comprovante i corsi e gli esami già sostenuti.
Per i candidati già immatricolati verranno effettuati i test in Teoria dell’armonia e Analisi (prova differenziata per i corsi jazz) e in Storia della musica, per la verifica della preparazione pregressa.
Sono esentati da tali verifiche quanti risultino in possesso delle relative (o equivalenti) certificazioni del precedente percorso propedeutico. Lo studente proveniente da altri Istituti Superiori di Studi Musicali / Conservatori di musica è tenuto ad inviare alla segreteria dei corsi accademici (accademici@conservatoriocomo.it) appropriata documentazione comprovante i corsi e gli esami già sostenuti.

Sono assegnati agli studenti che non avessero presentato adeguata documentazione pregressa e/o assenti ai tre appelli della Seconda prova i relativi debiti formativi.

(1.) Formazione musicale di base 2

Premessa
Per tutti i candidati risultati idonei alla Prima prova (n.1, non inferiore a 60/90) della disciplina principale, è previsto un test per l’accertamento delle competenze di Formazione musicale di base 2, al fine di acquisire il punteggio (n.2, fino a 10/10) a completamento della graduatoria finale degli ammessi (n.1/90 + n.2/10 = nn/100), dipendente dai posti disponibili.

Attribuzione dei debiti formativi e percorsi di studio successivi
A.
I candidati in possesso della certificazione di Formazione musicale di base 2 (acquisita sia all’interno delle strutture formative del Conservatorio di Como sia presso altre Istituzioni AFAM o di pari livello accademico) non dovranno far fronte ad alcun debito formativo. L’acquisizione della suddetta certificazione potrà essere inoltre oggetto di valutazione ai fini del conseguimento dell’idoneità della disciplina accademica di Ear training 1.
Gli studenti frequenteranno successivamente Ear training 2, sostenendo il relativo esame di profitto, auspicabilmente entro la prima annualità del triennio.

B.
I candidati in possesso del diploma di maturità del Liceo musicale non dovranno far fronte ad alcun debito formativo; dovranno frequentare Ear training 1 e acquisirne l’idoneità a fine corso.
Gli studenti frequenteranno successivamente Ear training 2, sostenendo il relativo esame di profitto, auspicabilmente entro la prima annualità del triennio.

C.
Ai candidati non menzionati precedentemente (punti A e B), la somministrazione del test d’accesso (di cui alla Premessa) potrà comportare un’eventuale assegnazione dei debiti in Formazione musicale di base 1 (o parte di essa) e/o in Formazione musicale di base 2 .
Resta inteso che i suddetti candidati, qualora non si presentino alla prove di valutazione, acquisiranno d’ufficio i debiti formativi di Formazione musicale di base (1 e 2).
Titoli e competenze eventualmente acquisiti al di fuori delle modalità sopra indicate potranno essere oggetto di valutazione da parte della Commissione preposta.

Prove d’esame

  1. Trascrizione sotto dettatura della linea melodica principale e del basso (la struttura metrica viene data) di un frammento musicale tratto da un corale a 4 parti di Johann Sebastian Bach; non obbligatoriamente è gradita l’indicazione del percorso armonico espresso, indifferentemente, con sigle funzionali o gradi;
  2. Lettura intonata estemporanea di una melodia modulante non accompagnata;

(2.) Teoria dell’armonia e Analisi (jazz)

All’appello d’esame dovranno presentarsi i soli studenti immatricolati ai trienni jazz. L’esame si articola in una prova scritta sulle seguenti competenze inerenti all’armonia e all’analisi jazz:

Definizione intervalli
Sigle per accordi a parti strette e late (triadi e settime di tutte le specie)
Scala armonizzata maggiore e minore (naturale e armonica)
Modi
Collegamenti tra I – IV – V e II – V
Analisi armonica di Standard Jazz

 

(2.) Teoria dell’armonia e Analisi (strumenti – canto – musica elettronica)

All’appello d’esame dovranno presentarsi i soli studenti immatricolati di tutti i trienni accademici, tranne: Composizione, Didattica della musica, Direzione di coro e composizione corale e Trienni jazz.
L’esame si articola in una prova scritta della durata di 4 ore sulle seguenti competenze:

1. Teoria dell’Armonia classica e scrittura a quattro parti
Verifica delle conoscenze teoriche sui principali argomenti dell’armonia.

  • Settime, specie e risoluzione delle settime.
  • Conoscenza delle più comuni note di fioritura.
  • Accordi alterati (riconoscimento e scrittura) e loro risoluzione.
  • Realizzazione a 4 voci di semplici concatenazioni armoniche con settime, senza modulazioni su basso dato.
  • Dall’analisi di brevi frammenti d’autore, ricostruire lo schema di modulazione (a toni vicini) secondo lo schema: a) conferma del tono iniziale; b) passaggio modulante; c) conferma del tono di arrivo, con scrittura a 4 parti.

Testi di riferimento:

  • E. ALDWELL, C. SCHACHTER, Armonia e condotta delle voci, Fogli volanti Edizioni, 2008.
  • M. MANGANI, L’armonizzazione del corale secondo lo stile di J.S. Bach, Pavia University Press, Pavia, 2009.
  • L. RATNER, Armonia. Struttura e Stile, Ricordi, 1998.
  • W. PISTON, Armonia, EdT, 1989.
  • M. DE NATALE, L’Armonia classica e le sue funzioni compositive, Gioiosa, 2000.
  • W. BERRY, Structural functions in music, Dover 1987 (Cap. 1).

2. Analisi

Competenze sulle principali strutture formali del repertorio tonale: dalla frase (nelle sue varie articolazioni), alle piccole forme (danze della suite barocca), alle forme più articolate (fuga, forma sonata classica). Testi di riferimento:

  • C. ROSEN, Le forme sonata, EdT 2011.
  • H. KELLER, Il clavicembalo ben temperato di J. S. Bach, Ricordi, 1991 (1965).
  • A. GRANDE, Il moto e la quiete. Dinamica delle strutture musicali in età tonale, Aracne 2011.

3. Domande su brani tratti dal seguente repertorio

a. J.S. Bach
• Corrente, da Suite francese n. 2
• Fuga n. 21 da Clavicembalo ben Temperato, vol. 1

b. Forma Classica
• J. Haydn, Sonata per Pf. Hob XVI n. 35/I, in Do M
• L. Van Beethoven, Sonata per pf. Op. 10 n. 1/I (n° 5)

c. Autori romantici
• Chopin, Preludio op. 28, n. 1
• Brahms, Op. 118, n. 2

d. Novecento
• Debussy, Preludio n. 2, Libro 1
• Webern, Variazioni op. 27/II

Testi di riferimento:

  • M. DE NATALE, Analisi musicale. Principi teorici, esercitazioni pratiche, Ricordi, 1991, vol. 2.
  • S. BIANCHI, Lineamenti di analisi musicale, EurArte 2011.
  • A. GRANDE, Lezioni sulla Forma Sonata, Universitalia, 2015.
  • N. COOK, Guida all’analisi musicale, Guerini, 1991 (1987).
  • M. MASTROPASQUA, Introduzione all’analisi della musica post-tonale, Clueb 1995.
  • A. SCHOENBERG, “Composizione con 12 toni”, in Stile e Idea (1950), Pgreco, 2012.
  • J. LESTER, Analytic Approaches to Twentieth-Century Music, Norton, 1989.

(3.) Storia della musica (strumenti/canto – jazz – musica elettronica)

All’appello d’esame dovranno presentarsi i soli studenti immatricolati di tutti i trienni accademici, tranne gli studenti in possesso di una maturità di un Liceo musicale e gli iscritti ai trienni di: Composizione, Didattica della musica, Direzione di coro e composizione corale.

Saranno sottoposti da 8 a 12 ascolti (frammenti di 5 minuti ca.), cui seguiranno ulteriori 5 minuti ca. in cui gli studenti scriveranno una breve relazione, brano per brano. Il test avrà una durata complessiva di 2 ore circa.

Il test è obbligatorio agli studenti che non hanno svolto la Certificazione di Storia della musica (finale) dei Corsi propedeutici (o corsi di pari livello), presso i Conservatori di musica o altre Istituzioni AFAM (ex Istituti Superiori di Studi Musicali).
Coloro che non si presenteranno al test si vedranno assegnato il “debito formativo” d’ufficio.

Il “debito formativo” si potrà assolvere:

  • frequentando i corsi di Storia della Musica 1 e/o 2 dei Propedeutici (anche entrambi lo stesso anno) e dando l’esame di profitto finale
  • preparandosi con studio autonomo per poi presentarsi all’esame di Certificazione di Storia della Musica, calendarizzato in sessione estiva e autunnale.
  • In base al risultato del test, i docenti potranno prevedere, in alternativa, apposito corso di recupero con relativo esame di verifica, più breve rispetto alla frequenza dei corsi di Storia della Musica 1 e 2.

Tipologia degli ascolti e modalità d’esame

Gli ascolti su cui verte il test sono tratti dalle musiche studiate durante i corsi di Storia della Musica 1 e 2 (preponderante), ovvero dalla Grecia antica al primo Novecento. Coprono i seguenti generi e le seguenti forme (lista indicativa): innodie; canti alleluiatici; sequenze; tropi; drammi liturgici; monodie profane; canzoni trobadoriche; laude; inni; organa; discanti; mottetti; madrigali trecenteschi; cacce; ballate; messe polifoniche; messe cicliche; frottole; rondeaux; madrigali cinquecenteschi; corali luterani; messe prenestine; brani policorali; cantate italiane e cantate tedesche; oratori; arie; concerti barocchi; opere del primo Seicento; fughe; ouverture francese; suite; concerti classici; forma-sonata; opere comiche; opere del Settecento; quartetti; sinfonie classiche; Singspiele; Lieder; ballate e fantasie pianistiche; opere dell’Ottocento; capricci violinistici; studi; concerti ottocenteschi; danze e rapsodie ungheresi; grand-opéra; liriche per voce solistica; pezzi caratteristici; mazurke; polacche; quartetti ottocenteschi; messe ottocentesche; sinfonie ottocentesche; requiem ottocenteschi; musiche a programma; poemi sinfonici; sinfonie, concerti e sonate del primo Novecento; teatro musicale del primo Novecento; balletti del primo Novecento; requiem novecenteschi.

Per ciascuno dei brani proposti, il candidato dovrà sapere indicare e commentare:

  • il periodo di riferimento;
  • l’autore o una cerchia di autori possibili;
  • il genere di appartenenza;
  • l’organico strumentale;
  • lo stile;
  • altre possibili informazioni, facendo eventualmente collegamenti con altre musiche.

Per la preparazione, può essere utilizzato qualsiasi manuale di Storia della Musica, da quelli in volume unico (come il Baroni/Fubini/Petazzi/Santi/Vinay, edito da Einaudi) a quelli in due volumi (come il Mura, edito da Rugginenti) e in tre volumi (come il Carrozzo/Cimagalli, edito da Armando).

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Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università degli Studi di Pavia
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