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CONSERVATORIO di MUSICA - COMO
Anno Accademico 2001 - 2002
 


Dal quotidiano: "La Provincia di Como" - 3 giugno 2002, pag. 11

2 giugno: oltre 600 persone ieri hanno partecipato a Villa Olmo ai festeggiamenti per l’anniversario della Repubblica

Festa istituzionale, ma soprattutto municipale. Il vibrante appello del Presidente Carlo Azeglio Ciampi - «il 2 giugno deve essere la festa di ogni città, di ogni paese» - è stato raccolto con larga partecipazione dai comaschi presenti ieri a Villa Olmo per l'annuale ricorrenza della repubblica. Quasi seicento gli ospiti del prefetto Guido Palazzo Adriano e signora che ricevono il corteo in piedi, al centro dell'ingresso della storica villa comunale. Dimenticati screzi e rancori, la vecchia e la nuova classe dirigente sfoggiano per la solenne occasione rapporti politicamente corretti. Addirittura cordiali, quasi a dire agli elettori: vedete come andiamo d'amore e d'accordo? E' il debutto ufficiale della nuova nomenklatura: il primo a sfilare è il neo presidente dell'amministrazione provinciale, Leonardo Carioni, con fazzoletto verde Lega nel taschino e fascia azzurrra d'ordinanza. Dietro, in coda, il nuovo primo cittadino, Stefano Bruni, in gessato e fascia tricolore. ancora più in là il sindaco uscente, Alberto Botta, che ormai libero da impegni politici, finalmente sorride. Sfilano parlamentari "pensionati" e non, vertici militari ed associativi, imprenditori, privati cittadini tra cui s'intrufolano perfino due turisti. La lenta passerella sul tappeto rosso dura quasi un'ora: all'appuntamento manca solo il vescovo di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, ancora convalescente. La folla si accalca quindi nel salone principale della villa per la cerimonia ufficiale. Pochi minuti prima che gli allievi del Conservatorio suonino l'Inno Nazionale arriva anche Lucio Stanca. Il ministro dà l'esempio canticchiando sottovoce, subito imitato da Bruni e Carioni. Guido Palazzo Adriano prende quindi il microfono per un breve bilancio sul nostro sistema istituzionale, in fase di profonda trasformazione dopo l'ingresso in Europa. «la prefettura che compie quest'anno il bicentenario dichiara - sta riconsiderando il proprio ruolo per diventare, anche grazie alle nuove tecnologie, più moderna ed efficiente». un accenno poi al decentramento locale, all' emergenza criminalità, all'integrazione sociale degli immigrati, che rappresentano il 2,60% della popolazione nella nostra Provincia. E poi un monito ai nuovi eletti perchè «il buon governo di una città dipende molto dalla capacità di collobarazione, dal corretto equilibrio tra le varie funzioni e dalla capacità degli amministratori di comunicare con i cittadini». Infine un ringraziamento ad Oronzo Scoletta che sta per lasciare l'incarico: al questore, commosso, una medaglia e la standing ovation del pubblico. Grandi applausi anche al comandante dei vigili del fuoco, Antonio Monaco, trasferito in altra sede. Quindi via libera al buffet, in un clima di grande leggerezza. Sorridono i candidati che si sono dati battaglia fino all'ultimo voto. Ormai i giochi sono più o meno fatti: io guido il comune e tu stai all'opposizione, io" trombato", tu" preferito", questo è il bello dell'urna. Gli unici un po' nervosi sono quelli pronti a gustare il sapore del potere, ma ancora non si sa. Spiano i discorsi dei "piazzati" che formano drappelli che valgono quasi il primo consiglio comunale. Tra una tartina e l'altra battute da scolaresca in gita: «lo sai che Gaddi per farsi passare il mal di testa delle elezioni sta girando lo spot dell'aspirina?» sghignazza un Forzista. Tra i partecipanti è tutto un moltiplicarsi di dichiarazioni contro il "Picconatore" Cossiga che ha guastato la festa al Capo dello Stato con le sue polemiche dichiarazioni. Mentre il pensiero va al Colle gli sguardi frugano tra le "mises" delle signore: la nuova First Lady di Palazzo Cernezzi, Raffaella Bruni sfoggia un morigerato nude look. Il neo sindaco di Cantù, Tiziana Sala , è in pantaloni e infradito giapponesi da spiaggia. La nuova squadra "in rosa" del comune è in "mises" da cocktail, parecchie signore calzano sandali estivi, con tacchi e gambe scoperte: un'infrazione al galateo, perpetuata l'altra sera anche dalle invitate al Quirinale.
Serena Brivio


Pagina archiviata il 20-06-2002