Home  |  Archivio 2002-03

CONSERVATORIO di MUSICA - COMO
Anno Accademico 2002 - 2003
 


La forza propulsiva della sezione ritmica nella Big Band

Docenti: M° Stefano Dall'Ora e M° Paolo Pasqualin

Il corso prevede cinque incontri da effettuarsi di mercoledì dalle 15.30 alle 17.30 nel periodo che va da marzo a metà maggio circa, possibilmente mantenendo una cadenza quindicinale.

Il primo incontro si terrà mercoledì 26 marzo. Le date successive saranno individuate volta per volta, secondo le disponibilità degli allievi.

Il seminario è rivolto principalmente agli allievi pianisti, contrabbassisti e percussionisti che già collaborano con la Big Band del Conservatorio, e comunque ad ogni allievo interessato. Il lavoro verterà innanzitutto sui brani già nel repertorio della Big Band. Per gli allievi contrabbassisti ancora alle prime armi con lo strumento è possibile partecipare al seminario suonando il basso elettrico se in grado.

I temi dei cinque incontri saranno i seguenti:
  1. Introduzione – Funzione della sezione ritmica nella Big Band
    Come la ritmica deve mettersi al servizio dell'ensemble.
    Come affrontare gli “obbligati” (specials, passaggi omoritmici o all'unisono, ecc.).
    Diversa interpretazione in base all'epoca di riferimento.

  2. Analisi della struttura di un brano
    Differenziazione delle modalità di accompagnamento nelle varie sezioni dei brani, in funzione del tipo di arrangiamento e del periodo di riferimento (ad es. C. Basie, W. Herman, G. Evans).
    Passaggio dall'accompagnamento “in due” (half time feel) a quello “in quattro” e viceversa.

  3. Come “portare” il tempo
    Diversi modi di suonare sul “beat” (in anticipo, in ritardo, diversi tipi di swing).
    Come devono interagire e completarsi a vicenda basso e batteria.
    Come il pianoforte si inserisce in questo contesto.

  4. Come sviluppare un modo di suonare che interagisca con i compagni (“interplay”)
    Imparare ad ascoltare quello che succede attorno mentre si suona.
    Imparare a reagire prontamente agli stimoli musicali dei compagni.
    Imparare a proporre a propria volta nuovi elementi senza snaturare il contesto in cui si suona.

  5. La “personalità” del trio
    Introduzione alla dimensione del trio jazz.
    Riferimenti a importanti trii jazz passati e presenti (ad es. B. Evans, K. Jarret, B. Mehldau).
    Come iniziare a sviluppare un linguaggio proprio.

Gli allievi interessati sono pregati di contattare i maestri Dall'Ora (lunedì e giovedì pomeriggio) o Pasqualin (mercoledì e venerdì pomeriggio).

Per informazioni rivolgersi presso la Segreteria del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Como.




Pagina archiviata il 03-11-2003